Ansia da perfezione, non mi avrai!

Troppo stretto, troppo largo, troppo grosso, troppo alto? Oppure... troppo poco di tutto! Non è che siamo troppo esigenti noi? Scoprirsi, in tutti i sensi, non è facile, né fuori né dentro. Ancor meno accettarsi e prendere coscienza che lui, il corpo, è solo una parte che parla di noi e con noi.

di Bea, the best teen ever - Tag: , ,

Ansia da perfezione, non mi avrai!

Fortunatamente le nostre “ossessioni” sul corpo sono un argomento facile da condividere: di questo (e molto altro!) hanno parlato Noemi Mariani (@mangiapregasbatty), @valegreymodel e @francescatamburini nel secondo episodio del podcast Sfacciate! Cesca, in rappresentanza delle TEEN, è un po’ come noi: carina, cordiale, sorridente, ma con un mondo dentro che non vede l’ora di esplodere. Siamo bombe a orologeria, zeppe di pensieri, emozioni, dubbi, domande. Quelle sul corpo sono mille: sono troppo bassa? Ho i fianchi troppo larghi? Si vede che ho gli occhi storti? Dovrei dimagrire? L’immagine allo specchio non ci convince mai, non parliamo poi di quando stiamo per uscire con qualcuno. Ma come dobbiamo fare, in un mondo così pieno di aspettative, di immagini di corpi stupendi, di filtri di Instagram che correggono ciò che nella realtà è impossibile nascondere? 

TRA BODY POSITIVITY E ORGOGLIO DI SÈ

Ci sono per fortuna sempre più esempi di giovani donne che si mostrano per quello che sono e ne vanno fiere. Non a tutte però viene automatico sorvolare con leggerezza su commenti, aspettative, pressioni. Come gestire allora tutta quest’ansia di perfezione? L’abbiamo detto: la body positivity è di grande aiuto, ma anche quella sembra non andare più bene, perché in questo modo non è più rappresentata la maggioranza dei corpi, in un normale rapporto peso-forma. Sorge allora una domanda: cosa è ‘normale’, in un mondo di silhouettes a pera, a rettangolo, a clessidra e pelli dalle mille sfumature diverse? Con quale criterio un ideale è migliore di un altro? E se pensiamo alle altre culture? Forse dovremmo smetterla di cercare di ‘appiattirci’, di corrispondere a un immaginario mentale, e iniziare a essere come ci desideriamo noi.

I buffi rimedi che ci fan diventar creative

  • Mettere il dentifricio sui brufoli
  • Fare impacchi ai capelli con le bustine di camomilla
  • Nutrirli con il tuorlo d’uovo sbattuto
  • Avvolgersi dentro chilometri di pellicola trasparente per far penetrare su pancia e cosce miracolosi fanghi

  • Ma quante ne proviamo? Però, soprattutto se fatto insieme a un’amica, ogni rimedio faidaté può diventare un momento per imparare a prendersi un po’ in giro!
GUARDIAMOCI CON GLI OCCHI DELL’AMORE

C’è però un altro problema: se il nostro corpo non ci piace, indipendentemente da quello che dicono, pensano o fanno intendere gli altri? Lo modifichiamo? È il caso, ha senso, è lecito? Con i piccoli difetti è facile, bastano qualche crema per i brufoli, una matita per le sopracciglia o un’epilazione definitiva se i peli proprio ci danno fastidio. Ma con i difetti che richiedono la chirurgia? Ovviamente ogni caso è a sé, ma noi giovani donne con il Woman Factor siamo convinte che la risposta sia affermativa: l’importante è stare bene con noi stesse, come ha detto a cuore aperto Martina nell’intervista “Chirurgia a fin di bene”. Il punto è questo: imparare a guardarci con gli occhi dell’amore… per noi stesse (*).

(*) avete presente, no, quanti difettucci perdoniamo ai nostri rispettivi innamorati quando, appunto, li contempliamo con gli occhi dell’amore?

Episodio Due – “Corpo in vista!”
SFACCIATE

Episodio Due – “Corpo in vista!”

Noemi Mariani non poteva trovare argomento più adatto da portare nel salottino della Sfacciate: il suo intervento alle tette, come dice lei. In controtendenza, si è sottoposta a una mastoplastica riduttiva e Valeria Sechi , over 50 con orgoglio, e la timida TEEN Cesca, entrambe “seno non pervenuto”, la seguono accendendo il dibattito sulle parti del nostro corpo che non accettiamo, cioè… tutte. Valeria giura che in menopausa non è più così: sarà vero? 

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