La storia di Sara e Valentina
In sessione (d’esame) ogni outfit vale?
Siamo del tipo “tired, stressed but always well dressed” oppure quando ci troviamo ad affrontare momenti di grande stress – studio, principalmente - ci trascuriamo fino ad annullarci? Due ragazze mettono a confronto il loro modo di affrontare il periodo degli esami all’università. Sul ring di Woman Factor ecco Sara e Valentina che hanno due modi opposti di (non) prendersi cura di sé...
di Redazione Woman Factor - Tag: Esami, Outfit, Sessione, Studio

Un aperitivo o una partita a tennis sono tempo sottratto allo studio, ma personalmente ritengo sia utile per il mio corpo e per la mia mente
Valentina
Arrivo all’esame con grande ansia, anche se sono preparatissima e non sono mai uscita di casa. Tutto quel sacrificio non dovrebbe farmi arrivare più serena alla data?
Sara
Allora ragazze, com’è la routine mattutina di una ragazza che sta preparando un esame?
Sara: «Per me è come se dovessi uscire per andare in università. Io mi metto persino il mascara, anche se sono in casa da sola e non esco mai. Sembra folle ma mi aiuta a tenere gli occhi aperti sui libri!»
Valentina: «Io sotto esame sono più simile a una tartaruga che a una persona. Mi limito a vegetare e sembro in letargo. Sono lentissima e sto in pigiama tutto il giorno. Per questo arriva un momento in cui per me… meglio uscire, così almeno mi do un tono!»
Come organizzate lo studio?
V: «Organizz… che? Io sono campionessa olimpionica di cose fatte all’ultimo!»
S: «Vorrei dire che sono l’opposto di Valentina, ma non è totalmente così. Io un piano generale me lo faccio: obiettivi orari e di capitoli, prove, letture… poi però riuscire a rispettarlo è un po’ una chimera.»
Ma esiste solo lo studio quando ci si prepara agli esami?
S: «Per me sì, esiste solo lo studio, altrimenti perdo la concentrazione. Nonostante il mascara, mi trascuro un po’…»
V: «Per me no. È vero che un aperitivo o una partita a tennis sono tempo sottratto allo studio, ma personalmente ritengo sia utile per il mio corpo e per la mia mente. Staccare la testa per essere più fresca quando mi rimetto sui libri. Altrimenti, se sto tutto il giorno a studiare, esplodo e a fine giornata mi accorgo di non aver memorizzato niente.»
Ma alla fine come arrivate al giorno dell’esame?
V: «… Se ci arrivate! Io con le occhiaie fino in fondo ai piedi perché ho fatto la notte in bianco a ripassare, ma con la coscienza a posto grazie… a una mezza bugia: mi dico che, se anche va male, non me la prendo perché in fondo avrei potuto fare di più (e distrarmi di meno).»
S: «Io arrivo con grande ansia, anche se sono preparata e non sono mai uscita di casa. È una cosa su cui forse devo ancora lavorare. Anche perché tutto quel sacrificio dovrebbe almeno farmi arrivare serena alla data, no? Dite che alla fine, ha più ragione Valentina?»
V: «Io sinceramente non me la sento di dare consigli… Non sono un modello!»
S: «Io credo comunque che “annullarsi” per un esame faccia bene nella misura in cui l’università è l’obiettivo più importante della tua vita. In pratica: stai un po’ male, ti sacrifichi ma lo fai perché ci tieni tanto da non poter fare diversamente. È come per un atleta prepararsi per la maratona con allenamenti estenuanti: quello è il suo modo per “sentirsi bene”, no?»
Sfacciate
Episodio Sette – “Prendersi cura”
Come ben sappiamo Noemi, la nostra conduttrice sfacciatissima, non ha peli sulla lingua e a volte le sue domande non danno scampo, come quella secca che ci pone in apertura di episodio, l’ultimo della prima stagione del nostro podcast: «Che cosa significa per voi prendervi cura di voi stesse?». Insieme a Valeria e Carmen scopriremo che non è così facile rispondere, perché noi donne sembriamo programmate soprattutto per prenderci cura… degli altri. Senza contare che qui abbiamo a che fare, tra l’altro, con due mamme e Noemi ce la metterà tutta per trascinarle fuori dalla loro mammitudine, per forzarle finalmente a mettersi sul gradino più alto nella scala delle priorità, anche grazie all’aiuto della Prof.ssa Cetin. Ce la farà? Buon ascolto e arrivederci al prossimo… ciclo di Sfacciate!