Istinto materno, dove sei?
Il mondo si divide tra chi ama l’inverno e chi l’estate, chi ama il mare e chi la montagna, chi dorme coi calzini e chi a piedi nudi. Poi ci sono le donne che sanno di voler diventare mamme e le donne che non vogliono categoricamente avere figli.
di Elena, foreveryoung - Tag: Aborto, Ansie, Decisioni, Figli, Generazione, Gravidanza, Interruzione di gravidanza, Mamma, Maternità, Pressione sociale, Scelte

Eccoci, noi ci troviamo qui. Convinte di essere ancora nella fase delle scelte, quella in cui ci schieriamo da una parte o dall’altra. Invece no. Molte di noi, sono prese dall’ansia. Semplicemente, perché non hanno ancora sentito la chiamata, come dice Marvi nell’episodio 4 di Sfacciate, il nostro podcast. La chiamata? Davvero esiste “una chiamata”? Ma soprattutto come facevano le nostre mamme a sapere che era arrivato il momento giusto?
Il punto è che tra la nostra generazione e quella dei nostri genitori, si è inceppato qualcosa. Loro a trent’anni avevano già figli, casa e mutuo; noi ci godiamo i trenta – anno più, anno meno – circondate da ansie da prestazione e pressioni sociali. Cosa è andato storto? Un attimo prima dovevamo solo pensare a divertirci e un secondo dopo siamo in ritardo su tutto, anche per diventare madri. Sarà, come dicono i telegiornali, che i tempi sono cambiati. Incluse noi donne e la maternità. Non siamo più come una volta. Siamo troppo impegnate, troppo stanche, troppo frenetiche, troppo egoiste. Troppo esagerate, anche quando ci capita di guardarci intorno e chiederci: ma un figlio dove lo metto? E ci scervelliamo su come sia possibile essere allo stesso tempo donne, madri e lavoratrici, senza escludere almeno una delle tre. E l’assurdità è che nel momento in cui decidiamo coraggiosamente di avere un figlio, quella decisione è solo nostra, nessuno ci chiede di farlo.

I numeri raccontano che…
Nel 2021 ci sono state meno di 400mila nascite rispetto all’anno precedente, un record negativo che non avevamo ancora superato.
Il 96% delle mamme ha difficoltà di conciliazione legato al lavoro.
La metà delle donne tra i 25 e i 49 anni, con almeno un figlio sotto i sei anni, non lavora.
TROPPO RESPONSABILI O… TROPPO POCO.
Scegliere di avere figli o meno è una nostra scelta. Tutto bellissimo, ma ci sono scelte, come l’aborto, che ancora sono difficili da gestire. Ancora una volta siamo troppo. Troppo poco responsabili se diamo alla luce un figlio senza aiuti, sostegni, lavoro, maturità. Sei una pazza! Come cresci quel povero bambino? Dimostri solo di non avere la testa sulle spalle. Troppo responsabili se decidiamo di interrompere una gravidanza per cui non siamo pronte: nella vita devi avere un po’ di incoscienza! Mica puoi pensare di avere un figlio solo quando ti senti sistemata. Insomma, come facciamo, sbagliamo. Non importa se i figli li abbiamo fatti, li faremo, oppure abbiamo già deciso consapevolmente di non farli. Il difficile è non sentirsi sbagliate agli occhi di un sistema che fino a ieri era abituato allo schemino fidanzato-matrimonio-convivenza-figlio. E noi, da un bel pezzo, abbiamo capito che per vivere meglio dobbiamo ignorarlo, prenderlo in contromano, buttarlo nel cestino. Ecco, continuiamo a farci il nostro schemino da sole e non guardiamo mai indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
Le fonti:
1) Natalità, le donne in Italia non fanno figli perché non hanno sostegno
https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/natalita-donne-italia-figli-sostegno-wjcxj1qw?mccid=74b0bb8426&mcuid=de4a884d74
SFACCIATE
Episodio Quattro – “Wo-man o Wo-mum?”
Tra le grandi scelte che ogni donna si trova ad affrontare nell’arco della sua vita, forse la più tosta è quella dedicata alla maternità. Mamma sì o mamma no? Il tema è molto, molto, molto sentito dalle nostre Sfacciate, sia in un senso, ovvero quello di Carmen 100% mamma di tre bimbe, sia nell’altro dove troviamo schierate in preda a mille ansie Noemi e Marvi, schiacciate tra le aspettative sociali e l’attesa di una “chiamata” che non arriva e rischia di farle sentire fuori posto e fuori tempo massimo. Riusciranno Carmen e la dott.ssa Colonese, la nostra esperta, se non a convincerle, almeno a tranquillizzarle?