La parola all'esperta

La pillola fa ingrassare?

Molte volte accade che una ragazza, dopo la tempesta ormonale dell’età adolescenziale, arrivi nello studio della ginecologa per la contraccezione. La prima cosa che la dott.ssa Tiezzi di solito si sente chiedere in questi casi è se la pillola faccia aumentare il peso.

di Dott.ssa Alessandra Tiezzi - Tag: , , ,

La pillola fa ingrassare?

Una premessa fondamentale: la contraccezione è amica delle donne, ad ogni età, dall’adolescenza alla menopausa. Ci sono diverse soluzioni per dosaggio e modalità di somministrazione (pillola, cerotto transdermico, anello vaginale) ed è una scelta che deve essere fatta su misura, affidandosi al proprio ginecologo/a di fiducia. Per questo la pillola va provata e testata, almeno per due o tre mesi prima di decidere eventualmente di cambiarla o di pensare ad altri sistemi anticoncezionali! Non è detto che la pillola che ha dato problemi alla mia amica possa dare problemi anche a me.

Per questo affermare che la pillola fa ingrassare è scorretto. Anzi, le nuove formulazioni che prevedono un ridotto contenuto di estrogeni e nuove tipologie di progestinico incidono in maniera quasi insignificante sul metabolismo e sulla ritenzione idrica. Certamente nei primi mesi di utilizzo in alcune donne potrebbe verificarsi un minimo di ritenzione idrica, ma includendo una buona idratazione, riducendo il consumo di sale (anche quello nascosto, per esempio, nei salumi!) e praticando attività fisica, si evita il ristagno dei liquidi.

Ginecologa

Alessandra Tiezzi

Ha un’esperienza consolidata in Ginecologia ed Ostetricia con particolare orientamento alla fisiopatologia della riproduzione.

Le ragazze però, soprattutto quando si tratta di temi estetici, vogliono certezze! Se non garantisci che la pillola non darà loro effetti collaterali, ti risponderanno che allora aspetteranno prima di prenderla. Io però insisto molto sul rischio gravidanza che con il coito interrotto (ancora molto praticato) è elevatissimo, soprattutto perché le giovani donne molte volte hanno cicli irregolari e quindi è impossibile capire quando avviene l’ovulazione e non si riesce a fare il conto dei giorni sul calendario.

Inoltre, alcune arrivano in studio segnalando cicli abbondanti e lunghi che provocano spossatezza invalidante. In questi casi è necessario fare una accurata diagnosi per capire se queste cause dipendano da uno squilibrio ormonale o da cause organiche come polipi o fibromi.

Una volta individuata la causa, una delle soluzioni può essere la pillola, sempre cercando di utilizzare quella che ha composizione e dosaggio adatti alla singola paziente; si può valutare anche l’utilizzo di una spirale (IUD) medicata contenente l’ormone progestinico che, oltre ad avere uno scopo contraccettivo, può aiutare a diminuire l’intensità del flusso.

(Contenuto realizzato con il supporto di Italfarmaco S.p.a.)

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«’Sta donna è ormonalmente scompensata! Di solito le uniche cose che sentiamo dire sono queste… Diciamo che è la versione un po’ più dolce per dire questa donna è isterica»: le parole in punta di… disappunto con cui si apre il nuovo episodio, sono della dottoressa Tiezzi. A lei Noemi chiede aiuto on air per orientarsi nel complesso e affascinante mondo degli ormoni, di cui ammette di sapere pochissimo (nell’autovalutazione si dà un bel 2!). Alessia e Valeria, invece, complice l’età, sono decisamente più sgamate sul tema: ne hanno passate di ogni, tra problemi di infertilità, tiroide e un’infilata di cinque gravidanze cinque (Valeria, la nostra eroina!), per non dire della menopausa. E sono convinte che, con un po’ di consapevolezza in più, per le nuove generazioni sarà tutto più facile!

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