La parola all'esperta
I tempi sono cambiati
La fortuna di essere YOUNG sta nella possibilità di vivere un’epoca da protagoniste nella demolizione di tanti tabù, dal sesso nei giorni del ciclo alla scelta di assorbenti un tempo guardati con sospetto (succedeva a quelli interni, figuriamoci cosa sarebbe successo con la coppetta). Come sostiene la dottoressa Elisabetta Colonese, è importante vivere il ciclo mestruale con disinvoltura e senza vergogne.
di Dott.ssa Elisabetta Colonese - Tag: Assorbenti, Coppetta Mestruale, Tamponi

Il ciclo mestruale è il simbolo della femminilità per eccellenza, il nostro corpo ci sta comunicando che siamo ipoteticamente fertili, anche se la fertilità è un termine più ampio: non sempre le donne che mestruano hanno necessariamente ovulato o sono fertili, ma questo è un altro ambito… un’altra storia!
Certamente, dal menarca alla menopausa, abbiamo la possibilità di vedere scorrere sotto gli occhi la nostra capacità riproduttiva potenziale e questa è una manifestazione meravigliosa: nulla di cui avere paura, nulla di cui vergognarsi. Piuttosto qualcosa di cui andare fiere.
Gli assorbenti… in società
È finalmente cambiato l’approccio al ciclo mestruale, se ne parla sempre più e senza imbarazzi, anche sui social. Da una parte vengono ideati sempre nuovi dispositivi, anche attenti alle questioni ambientali, come, ad esempio, la coppetta mestruale o gli assorbenti dal packaging riciclabile o in carta, dall’altra gli assorbenti interni ci permettono di vivere in modo socialmente più disinvolto i giorni delle mestruazioni, lasciandoci libere di andare in piscina, partecipare a gare sportive, uscire con le amiche o intraprendere viaggi vicini o lontani.
Inoltre, dopo decenni di scarsa considerazione, anche gli assorbenti sono finalmente ritenuti beni di prima necessità, come giusto che sia. Durante il governo Draghi, l’IVA è passata dal 22 % al 10% e in questi giorni il nuovo governo Meloni sta lavorando per ridurla al 5%.

Ginecologa
Elisabetta Colonese
Si occupa di Ginecologia e Ostetricia a 360 gradi, garantendo alle sue pazienti un accompagnamento in tutte le fasi della loro vita, attraverso un atteggiamento eticamente aperto e contestualizzante, mai giudicante.
Tanti nomi, un unico fenomeno
È sacrosanto vivere il ciclo mestruale con serenità, parlane senza tabù e paure, chiamare le mestruazioni con il loro nome! Anche se mestruazione è un termine medico corretto ed eufonico, ognuna di noi ha il diritto di chiamarle come vuole: con il nome che le è più familiare a quello ironico che la fa sorridere fino ad appellativi meno gentili (come ‘le malefiche’ di Alessia nel podcast) usati spesso da quelle donne che faticano ad avere una gravidanza e per cui le mestruazioni sono a maggior ragione ospiti ancor meno graditi.
È giusto chiamarle come ci pare, e quindi pure con il loro nome, senza imbarazzo!
Il segno più evidente della nostra femminilità
Soprattutto, non c’è da vergognarsi se l’assorbente fa capolino dalla borsetta oppure lo mettiamo sul carrello del supermercato. Quando il pacchetto degli assorbenti viene lasciato in bella vista in hotel o a casa.
Dobbiamo esserne fiere: non vergognarci.
Tutto questo però parte da una buona comunicazione già con le bambine e le adolescenti per farle arrivare preparate ad essere adulte senza tabù e pregiudizi, ma felici di poter godere di una mestruazione, un elemento così nobile che purtroppo alcune donne non possono vivere nella loro fisiologica regolarità o addirittura presenza, e di cui dovremmo essere grate!
(Contenuto realizzato con il supporto di Italfarmaco S.p.a.)
SFACCIATE
Episodio Uno – “Sotto questo ciclo”
Nel salottino della Sfacciate incontriamo Marvi Santamaria in rappresentanza di tutte le Young e Alessia Foglia, 100% Adult. Moderate, si fa per dire, dalla sfrontatezza di Noemi Mariani affrontano i temi che riguardano le mestruazioni, una parola che ancora suscita fastidio e nasconde tanti tabù. Uno su tutti, sesso durante il ciclo: si fa o no?