Mamma o nonna?
Entrare in menopausa equivale a chiudere una porta e aprirne un'altra, non è certo il periodo più popolare per pensare alla maternità. Chi non ha avuto figli, può incappare in qualche rimpianto. E se qualcuna sente forte il desiderio di maternità c'è ancora un piccolo spiraglio per provarci. Oppure, per chi i figli li ha avuti “enta” anni fa, può arrivare il tempo di lasciarsi travolgere dall’esperienza della nonnitudine...
di Silvia, seniorachi? - Tag: Maternità, Menopausa, Nipoti, Nonni

Naomi Campbell ha partorito a 51 anni, Carmen Russo a 53, Brigitte Nielsen a 55 e la rockstar della musica italiana, Gianna Nannini, a 54 anni. Per diventare mamme la soglia dei 50 non è più invalicabile, perché dove non può la natura arriva la scienza. Il dibattito sull’opportunità di essere mamme in età da nonne rimane, ma intanto, nella pratica…
Dal 2014, grazie a una sentenza della Corte Costituzionale, una donna in menopausa che non ovula più può ricorrere all’ovodonazione. In Italia nell’eterologa, sebbene sia consentita sia la donazione di ovociti che quella di spermatozoi, la prima predomina incontrastata sulla seconda: il 76% dei cicli di fecondazione in vitro con gameti donati è stato eseguito con ovociti donati, il 19% con seme donato e il 5% con entrambi (fonte: Istituto Superiore di Sanità). Sottoporsi a queste tecniche di PMA, procreazione medicalmente assistita, non è una passeggiata come ci racconta la nostra MOMMY Federica nell’intervista ‘Ho fatto tutto il possibile’. E anche avere un bambino in età avanzata è estremamente impegnativo perché le energie non sono più quelle di una volta. Ma nonostante queste controindicazioni è meglio tentare piuttosto che vivere il resto dei nostri giorni con il rimpianto di non averci neanche provato.
LE GIOIE DELLA NONNITUDINE
Per chi, invece, i figli li ha fatti qualche decennio fa magari è arrivato il momento di vedere i propri figli diventare genitori. Un’emozione incredibile che ci regala, senza la fatica di essere in prima fila, il piacere di avere dei nipotini. La nonnitudine sa regalare grandi soddisfazioni.
Oggi in Italia, l’importanza del ruolo dei nonni è indiscutibile. Sono un aiuto concreto per tante famiglie che altrimenti avrebbero serie difficoltà sia economiche sia organizzative. Per tanti genitori, soprattutto madri, la conciliazione famiglia-lavoro è spesso una corsa a ostacoli, il welfare arriva fino a un certo punto e il risultato è che l’indice di natalità è in caduta libera.
Ecco che allora spesso per far quadrare i conti entrano in gioco i nonni. Se poi sono ancora relativamente giovani, attivi e in forze allora spesso si prendono sono proprio loro a prendersi in carico i piccoli nella loro quotidianità portandoli a scuola, accompagnandoli alle attività sportive, aiutandoli a fare i compiti e così via.
I numeri raccontano di questa realtà: rispetto ai contatti con l’unico nipote – o con il nipote che vive più vicino – la frequenza delle visite è decisamente assidua: il 76,3 per cento dei nonni vede il nipote almeno una volta a settimana. Più i nonni sono giovani più questa quota aumenta: tra i 60-69enni oltre l’80 per cento ha una frequenza di visita almeno settimanale (fonte: Istat: famiglie e reti familiari percorsi lavorativi e di vita, 2022)
Il più delle volte, i nonni instaurano un legame prezioso con i nipoti. Non dovendo fare la parte degli educatori, ruolo che spetta ai genitori, si trovano in una posizione privilegiata caratterizzata. Tra loro si crea quella speciale complicità fatta di gioco, pazienza, ascolto, dolcezza che – liberata dal compito educativo tout court – rende più semplice e scevro da tensioni questo legame affettivo.
Buona nonnitudine a tutte allora!
SFACCIATE
Episodio Quattro – “Wo-man o Wo-mum?”
Tra le grandi scelte che ogni donna si trova ad affrontare nell’arco della sua vita, forse la più tosta è quella dedicata alla maternità. Mamma sì o mamma no? Il tema è molto, molto, molto sentito dalle nostre Sfacciate, sia in un senso, ovvero quello di Carmen 100% mamma di tre bimbe, sia nell’altro dove troviamo schierate in preda a mille ansie Noemi e Marvi, schiacciate tra le aspettative sociali e l’attesa di una “chiamata” che non arriva e rischia di farle sentire fuori posto e fuori tempo massimo. Riusciranno Carmen e la dott.ssa Colonese, la nostra esperta, se non a convincerle, almeno a tranquillizzarle?