La parola all'esperta

Mamme, un corpo per cambiare

La dottoressa Stefania Piloni ci tiene subito a sfatare un mito: non è vero che il corpo di una donna dopo la gravidanza torna come prima, è veramente molto raro. Il corpo cambia (e molto), ma abbiamo nove mesi per accettare queste trasformazioni lente e inesorabili.

di Dott.ssa Stefania Piloni - Tag: , , , , ,

Mamme, un corpo per cambiare

Bisogna subito sfatare un mito: non è vero che il corpo di una donna dopo la gravidanza torna come prima, è veramente molto raro. Purtroppo, nella nostra società, c’è il mito della skinny woman, dell’“ultra corpo” e per questo non è semplice per le neomamme vivere il post parto in modo sereno. 

METAMORFOSI

L’utero aumenta di cinque volte rispetto a quello normale sia in lunghezza sia in larghezza arrivando fino allo sterno; quindi, almeno fino allo svezzamento, è raro che si ritorni come prima. Anche bacino e seno subiscono diverse trasformazioni. Non si può pensare che tutto ritorni come prima, magari in poche settimane.

Inoltre, in moltissime donne assistiamo alla diastasi addominale cioè la separazione parziale o completa dei muscoli retti dell’addome (il cosiddetto six pack) che vengono sollecitati, in allungo, dall’utero in espansione oppure anche dalla spinta durante il parto. In questo caso bisogna rivolgersi al proprio ginecologo e medico curante. 

Ginecologa

Stefania Piloni

Specialista in ginecologia e ostetricia. Esperta in fertilità, endocrinologia ginecologica e medicina naturale. Docente all’Università degli Studi di Milano (Medicina Naturale e Medicina Complementare). Si occupa anche di endoscopia ginecologica e di sala operatoria laparoscopica e laparotomica. È mamma di tre figli.

PAVIMENTO PELVICO E PERINEO, OSSERVATI SPECIALI

Infine, con il parto, c’è la grande questione della riabilitazione del pavimento pelvico. Ormai c’è molta attenzione a questo tema ed è abbastanza normale che le ostetriche nel corso preparto consiglino, subito dopo la nascita, una visita per la valutazione del perineo.

È abbastanza normale, infatti, che una donna soffra di cistocele (prolasso della vescica all’interno della vagina) e di rettocele (cioè lo scivolamento del retto dalla sua normale sede anatomica fin dentro la vagina), oltre che di emorroidi dolorose. Tutto questo è il risultato di un indebolimento del pavimento pelvico che è necessario non trascurare anche per non soffrire di incontinenza urinaria.

ALLENARSI A TRATTENERE

Bisogna parlarne di incontinenza urinaria, sin da subito perché è in questo momento che si risolvono i problemi che si ripresenteranno a settant’anni! 

Due sono le tipologie di incontinenza da sforzo cioè quando le perdite di urina sono causate da sforzi quali colpi di tosse, starnuti o risate oppure durante il rapporto sessuale correlati all’urgenza di urinare (e la donna in questo caso si sente veramente umiliata!) oppure d’urgenza (correlata all’urgenza di urinare). 

Bisogna parlarne e fare esercizio! Utilissimi gli esercizi di Kegel che consistono nel contrarre e rilassare i muscoli delle pelvi secondo determinate sequenze. 

Le prime volte sarebbe meglio eseguire la ginnastica di Kegel con l’aiuto di uno specialista, per individuare i muscoli da allenare e apprendere come eseguire correttamente i movimenti. 

In seguito, gli esercizi possono essere eseguiti tranquillamente da sole, in qualsiasi momento della giornata: l’importante è essere costanti nel praticarli, in modo da poter vedere i primi risultati già dopo pochi mesi.

(Contenuto realizzato con il supporto di Italfarmaco S.p.a.)

Episodio Due – “Corpo in vista!”
SFACCIATE

Episodio Due – “Corpo in vista!”

Noemi Mariani non poteva trovare argomento più adatto da portare nel salottino della Sfacciate: il suo intervento alle tette, come dice lei. In controtendenza, si è sottoposta a una mastoplastica riduttiva e Valeria Sechi , over 50 con orgoglio, e la timida TEEN Cesca, entrambe “seno non pervenuto”, la seguono accendendo il dibattito sulle parti del nostro corpo che non accettiamo, cioè… tutte. Valeria giura che in menopausa non è più così: sarà vero? 

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