La storia di Angela
Non sono una mamma!
La scelta di non avere figli è una scelta personale, intima, che può avere tantissime origini e motivazioni che non siamo tenute a giustificare. La maternità non può essere sentita come un obbligo. Ne abbiamo parlato con Angela, romana di 47 anni, non-mamma per scelta.
di Redazione Woman Factor - Tag: Istinto materno, Childfree

Quell’istinto materno che sentono tante donne io non lo provo.
Angela
Angela, tante ragazzine da piccole, giocando con le bambole magari si trovano a immaginarsi nel ruolo di mamma. Anche tu da bambina e ragazza avevi questo desiderio?
«In realtà no. Confesso che ho sempre avuto molta paura del parto. Anzi, possiamo chiamarla proprio una fobia di partorire.»
E quando ti sei trovata per la prima volta a confrontarti con l’idea di un figlio?
«Quando mi sono messa con il mio ex compagno. Avevo sui trent’anni. Stavamo insieme già da un po’ quando abbiamo deciso di convivere. E dopo un po’ è arrivata l’idea, da parte sua, di fare un figlio.»
E cosa è successo?
«Che mi sono resa conto che in realtà davvero non volevo figli. E non era più questione di paura. Quella fobia non c’entrava, c’era dell’altro.»
Mia madre ovviamente sperava nei nipoti…
Angela
Che cosa c’era?
«Penso che quell’istinto materno che sentono tante donne io non lo provo. Non ho mai avuto il desiderio di avere dei figli miei.»
E il tuo compagno dell’epoca come l’ha presa?
«Be’, non è stato quello di certo l’unico motivo, perché di fratture ce ne sono state altre che non c’entravano nulla, ma di sicuro quello ha influito a far prendere a ciascuno la sua strada.»
Quali sono state le reazioni degli altri? Ti è capitato che ti chiedessero perché non hai figli?
«Mi è capitato spesso, sì. Quando dici che non hai figli perché non ne vuoi, non ti crede nessuno. Il primo pensiero degli altri è “poverina, di sicuro non ne può avere ma non vuole ammetterlo”. Qualcuno, peggio, pensa che sei una brutta persona.»
E in famiglia? Pressioni?
«Mia madre ovviamente sperava nei nipoti. Non faceva altro che ripetermi che un anello che aveva ricevuto in regalo quando ero nata io me l’avrebbe regalato quando avessi avuto il primo figlio. E poi quando ha visto che io quel figlio non l’avrei proprio fatto un bel giorno, esasperata, mi ha detto “tanto comunque i figli non li farai mai” e mi ha dato l’anello, che oggi sta da qualche parte in un cassetto. Comprendo il suo dolore di nonna ma non rinnego la mia scelta…»
Prima dicevi che non hai mai voluto avere figli, ma i bambini ti piacciono?
«Mi piace la famiglia e anche per questo oggi sono felicissima di stare con un compagno che di figli ne ha da una relazione precedente. Ora sono adolescenti e mi piace essere loro amica. È un ruolo in cui mi ritrovo molto di più e abbiamo un bellissimo rapporto di stima, confidenza.»
Spesso c’è lo stereotipo delle donne senza figli che si attaccano ai loro animali…»
«Io ho sia cani che gatti, ma non li tratto come figli. Sono i miei animali da compagnia, gli voglio bene, li rispetto e li tratto il meglio possibile cercando di non fargli mancare nulla ma sono pur sempre degli animali. Quando arriviamo agli eccessi di chi li veste come bambini, ecco in quei casi vedo tutta la solitudine di un vuoto da colmare…»
Secondo te che cos’è che completa una donna?
«Il fatto di stare in pace con noi stesse, cosa difficilissima per noi che siamo così complesse e abbiamo una tendenza a complicare le cose. È un lavoro costante, quello di cercare il proprio equilibrio. Ma non può essere un’altra persona a determinarlo. Lo devi trovare dentro te stessa.»
Come trovi il tuo equilibrio?
«Come dicevo, è una ricerca costante. Durante il lockdown, ho provato il desiderio di sentirmi utile per la comunità e ho cominciato a fare volontariato con gli anziani. È diventato parte della mia quotidianità, e questo mi fa stare bene».
SFACCIATE
Episodio Quattro – “Wo-man o Wo-mum?”
Tra le grandi scelte che ogni donna si trova ad affrontare nell’arco della sua vita, forse la più tosta è quella dedicata alla maternità. Mamma sì o mamma no? Il tema è molto, molto, molto sentito dalle nostre Sfacciate, sia in un senso, ovvero quello di Carmen 100% mamma di tre bimbe, sia nell’altro dove troviamo schierate in preda a mille ansie Noemi e Marvi, schiacciate tra le aspettative sociali e l’attesa di una “chiamata” che non arriva e rischia di farle sentire fuori posto e fuori tempo massimo. Riusciranno Carmen e la dott.ssa Colonese, la nostra esperta, se non a convincerle, almeno a tranquillizzarle?