Prenderci cura è prenderci tempo?
La relazione più importante della nostra vita è con noi stesse. È emerso nell’ultimo episodio di Sfacciate: Noemi come molte di noi, sta vivendo questo rapporto unilaterale in cui ci consideriamo la priorità assoluta. Ma curarci di noi stesse (e usare la contraccezione) non è da egoiste!
di Elena, foreveryoung - Tag: libertà, Sano egoismo, tempo

Siamo onnipotenti, indipendenti, con pochissime interferenze, se non nessuna. Puro egoismo!, dice chi ci vede sguazzare nella libertà. Pura gelosia!, ribadiamo noi. E in effetti è così. Al primo posto di qualsiasi lista c’è il nostro ego. Della serie che qualsiasi impegno – una cena, una manicure o un allenamento – vince a mani basse sul frigo vuoto.
Prenderci cura significa prenderci tempo. Per fare quello che ci pare e piace, fare tutto oppure niente, senza giudizio o senso del dovere. Passiamo dall’avere fame di esperienze, dal viaggiare senza sosta, conoscere più persone possibili, avere tutti gli hobby del mondo, innamorarci di quello che prima odiavamo, al non aver voglia di niente… rallentare, scaldarci una tisana e guardare una serie in pigiama. Insomma, il tempo è solo nostro, ritagliato tra il lavoro e i piccoli doveri quotidiani. Ricordandoci che oltre alle cose che ci piacciono, dobbiamo prenderci cura anche del nostro benessere in generale, fisico, mentale, interiore, insomma i classici sbattimenti fondamentali per la salute. C’è il tema, poi, della gravidanza: perché dobbiamo sentirci in colpa se decidiamo di non voler un figlio in questa fase della vita?
A dirla tutta anche la vita lavorativa può essere un tassello importante di quella “fame” che ci spinge a prenderci cura, in questo caso del futuro. E pazienza se a causa del lavoro ogni tanto dobbiamo arrivare in ritardo all’aperitivo o rimandare la ceretta. Anche la nostra realizzazione personale fa parte del percorso di cura di una donna.
PROMETTIAMOCI DI CONTINUARE COSÌ
Non sempre ci ricordiamo che la nostra libertà è preziosa. Tra le nostre agende rimpinzate di impegni ci dovrebbe essere un reminder urlante: NON SARÀ SEMPRE COSÌ! Ah no? E chi lo dice? Purtroppo, tutti. Ci avvertono che la favola a un certo punto finisce e ti ritrovi a non avere più tempo per le fughe dell’ultimo minuto, le serate fino a tardi, le semplici cose di routine, per noi. E noi dall’altra, forti del nostro sano “egoismo”, ci promettiamo che non finiremo mai in quel vortice, perché noi a differenza della generazione che ci ha cresciute, sappiamo che niente o nessuno è più importante di noi. Non riusciremmo mai a immaginarci senza quell’ora in cui ci chiudiamo nella nostra bolla e tagliamo il mondo fuori. Forse, potremo ridimensionarci, ma mai rinunciarci totalmente. Nel frattempo, non sarebbe male allenarci per il futuro a dire qualche NO in più… per esempio, quante volte ci siamo fatte trascinare dalla FOMO* di qualcosa o qualcuno che non ci interessava veramente? Ecco. Quindi d’ora in avanti dobbiamo diventare ancora più egoiste! In senso buono, mettendo i nostri desideri (anche quelli frivoli, eh) prima di quelli degli altri, a parte poche e rare eccezioni. Promettiamoci di crescere senza farci prendere dalle paure o dalle ansie, tenendoci strette le priorità!
*Fear of missing out

Pillola… di benessere
DA ASSUMERE: PER IMPARARE A DIRE PICCOLI “NO”
- “No” al ritrovino degli ex compagni di classe delle superiori che ormai ci stanno sullo sterno.
- “No” ai parenti che si offendono se non presenziamo a tutte le cene o ai pranzi di famiglia.
- “No” all’email di lavoro urgentissima quando siamo finalmente con gli amici o il/la fidanzato/a.
- “No” alle ansie da prestazione, alla paura di non essere abbastanza agli occhi degli altri, all’obbligo di essere sempre perfette come bambole!
Sfacciate
Episodio Sette – “Prendersi cura”
Come ben sappiamo Noemi, la nostra conduttrice sfacciatissima, non ha peli sulla lingua e a volte le sue domande non danno scampo, come quella secca che ci pone in apertura di episodio, l’ultimo della prima stagione del nostro podcast: «Che cosa significa per voi prendervi cura di voi stesse?». Insieme a Valeria e Carmen scopriremo che non è così facile rispondere, perché noi donne sembriamo programmate soprattutto per prenderci cura… degli altri. Senza contare che qui abbiamo a che fare, tra l’altro, con due mamme e Noemi ce la metterà tutta per trascinarle fuori dalla loro mammitudine, per forzarle finalmente a mettersi sul gradino più alto nella scala delle priorità, anche grazie all’aiuto della Prof.ssa Cetin. Ce la farà? Buon ascolto e arrivederci al prossimo… ciclo di Sfacciate!