La storia di Roberta
Quando per brillare finisci all’ospedale
Roberta, di giorno dogsitter, di sera cameriera in un locale, ha vent’anni e un’innegabile ossessione per la cura del corpo. Non c’è settimana in cui salti la seduta dall’estetista, soprattutto per le unghie, il biglietto da visita con cui “graffia” il mondo. E quando ha sentito parlare di vajazzling, la decorazione dei genitali, non si è tirata indietro.
di Redazione Woman Factor - Tag: Brasilian Vax, Depilazione, Trattamenti Estetici, Vajazzling

Il vajazzling mi sembrava un’idea carina! Tra l’altro, ho pure scoperto che esiste anche la versione maschile, il pejazzling!
Roberta
Non ci ha pensato due volte. Appena ha sentito parlare di “vajazzling”, Roberta ha voluto saperne di più. Prima di tutto: in che cosa consiste? Nel depilarsi totalmente “lì sotto” e farsi applicare dei brillantini per rendere più attraente la situazione. Chissà da dove arriva quella strana parola, si è anche chiesta. In questo caso, l’enciclopedia online l’ha aiutata: un vajazzle (chiamato anche vagazzle) – cita Wikipedia – è una forma di decorazione genitale, costituita dall’applicazione di decorazioni di cristallo sul monte di Venere o pube, depilato, di una donna. Il processo è noto come vajazzling, una parola macedonia formata da “vajayjay” (un eufemismo di vagina) e “bedazzle” (abbagliare). Quello che wiki non dice, però, è che qualcosa può andare anche storto. Roberta ci racconta la sua esperienza, tra peli strappati e anche… qualche risata.
Roberta, come ti è venuta l’idea del vajazzling?
«Ero incappata in un articolo della rivista Cosmopolitan che ne parlava e mi ero incuriosita, non conoscevo quel termine. Subito dopo averlo letto, ero entrata un po’ nelle vibes da Sex and the city, hai presente? Tutto esagerazione, conquista del mondo e sentirsi donna al massimo delle proprie potenzialità. Allora mi son detta la classica frase da ventenne: “Se non lo faccio ora… Quando?!”. Di certo non quando sarò mamma o lavoratrice a tempo pieno e dovrò occuparmi di pannolini, scadenze di progetti o bambini da portare in piscina…»
Quindi che cosa hai fatto?
«Prima ancora di cercare un centro estetico che lo facesse, ho riempito il mio feed di pinterest con immagini di disegni che avrei potuto farmi fare: Swarovski®, perline, cuori, mandala… Avevo la galleria del telefono piena di immagini cui ispirarmi!»
Poi sei andata subito dall’estetista?
«In realtà no, ho voluto aspettare qualche mese, un po’ perché volevo farlo per un’occasione speciale, un po’ perché dovevo risparmiare. Non è molto economico, sono quasi 150 euro e non è poco per una come me che si arrangia a sopravvivere con mezzi lavoretti…»
Il giorno dopo mi si è arrossata tantissimo la vulva: sembrava una melanzana…
Roberta
E l’occasione giusta quando è arrivata?
«Capodanno mi era sembrato il momento perfetto. Festa a Courmayeur con gli amici e poi due giorni alle terme con il mio ragazzo. Ero sicura l’avrei fatto impazzire in bikini, con il vedo-non-vedo dei brillantini che spuntano dal costume…»
L’hai fatto per lui allora, non per te?
«Un po’ per tutte e due, a dire la verità. Per me, perché credo sia ormai chiaro che mi piace essere sempre al top e avere cura del mio corpo. È una cosa che mi fa stare bene, non ci rinuncerei per nulla al mondo. Dall’altra parte, visto che era anche il nostro anniversario, ci tenevo a fargli un piccolo regalo.»
Non trovi che sia un po’ “too much”?
«No, mi sembrava un’idea carina! Tra l’altro dopo ho pure scoperto che esiste anche la versione maschile, il pejazzling!»
Il trattamento com’è stato?
«Devi prepararti con la depilazione totale almeno 24 ore prima, perché quando arrivi non devono esserci irritazioni o arrossamenti ma su questo non ho problemi perché io già da tempo ho scelto di fare la “brazilian vaxing”. Poi, quando sei lì, un po’ come per i tatuaggi, racconti cosa vuoi e scegli le decorazioni. Io avevo optato per un disegno floreale, stile mandala, tutto di Swarovski®. È stato un po’ lungo perché i brillantini vengono applicati a uno a uno, con un filo di colla, ma per fortuna l’estetista mi ha fatto sentire a mio agio. A tratti mi è sembrato di essere dalla ginecologa, ma con decisamente meno imbarazzo perché era una cosa divertente, non medico-scientifica!»
Note dolenti?
«Be’, la prima è il prezzo, come ti ho già detto. Anche perché, tutto sommato, avrei potuto fare tutto da sola a casa, disinfettandomi bene, usando della colla non invasiva e mettendo degli stickers comprati a poco su Amazon. Ma non so se l’effetto sarebbe stato lo stesso!»
E la seconda?
«La seconda è che dura poco, perché togliendo e rimettendo i vestiti rischi che salti via tutto e anche se ci stai attenta l’effetto dura al massimo una settimana. In più, a livello di piacere, quando arriva il momento delle coccole, non hai nessun beneficio, anzi. Dicono che durante il rapporto dia fastidio al partner perché sente la vagina “appuntita” invece che morbida…»
In che senso “dicono”?
«Nel senso che magari fossero solo saltati via i brillantini! Nel mio caso è andato TUTTO a rotoli! Il giorno dopo l’applicazione, mi si è arrossata tantissimo la vulva e sono corsa al pronto soccorso. Ti risparmio l’imbarazzo di farmi visitare: la mia vulva sembrava più una melanzana… Ti dico solo che mi hanno dato del cortisone per curare la reazione allergica e ho trascorso Capodanno a letto! Mi sa che è meglio se torno a farmi le unghie…».
SFACCIATE
Episodio Tre – “Anatomia Invisibile”
Nel salottino delle Sfacciate ritroviamo Marvi, esperta di dating e coscienziosamente single, questa volta in compagnia di Carmen “creativamentemamma” di 3 bimbe. Con Noemi a condurle, il trio di giovani donne approfondisce un tema… occulto, ovvero: il nostro apparato riproduttivo. E dintorni. Per alzare il livello di attenzione sulle nostre V, vagina e vulva, sulle nostre U, utero e umori, ma anche per scongiurare problemi con le I, infezioni e infiammazioni, senza dimenticare le zone anali. Per non dire del nostro PP, il pavimento pelvico, questo sconosciuto…