La parola all'esperta
Quante volte si va al ginecologo?
In giovane età è importantissimo sapere che "lui" c’è. E, ancor di più, è importante... andare a conoscerlo. Tante e diverse le motivazioni a seconda dell'età per andare dal ginecologo: il ciclo, problemi di acne, contraccezione, infezioni, ecc. Ma quando si comincia? Ce lo spiega la dottoressa Alessandra Tiezzi...
di Dott.ssa Alessandra Tiezzi - Tag: Acne, Ciclo, Ginecologo, Pillola contraccettiva, Pillola del giorno dopo, Primo rapporto

Ma le ragazze quando iniziano ad andare dal ginecologo? Non c’è un momento preciso, ma tendenzialmente non alla prima mestruazione. È più facile che arrivino da me, per la prima volta, durante l’adolescenza.
Sono poche le ragazzine che vengono per una visita ginecologica, perché se hanno disturbi importanti è più facile che la mamma si rivolga per prima cosa al pediatra o al medico di famiglia e solo successivamente, se necessario, alla ginecologa.
Se arrivano nel mio studio bambine di 9/10 anni, c’è sicuramente una mamma da tranquillizzare! Magari le figlie hanno avuto la prima mestruazione oppure più grandine hanno un ciclo particolarmente abbondante e doloroso. È però improprio parlare di visita, si tratta solitamente di un colloquio, seguito da un’ecografia transaddominale.
Come accennavo, è un momento che spesso serve più a tranquillizzare la mamma per la quale non è chiaro che il ciclo non deve per forza essere regolare nei primi anni.
La vera visita avviene invece in adolescenza. La mamma anche in questo caso, molte volte, ha un ruolo chiave: ancor prima dei rapporti quando la figlia inizia ad avere il primo fidanzatino, è sempre lei ad avere il terrore che la figlia rimanga incinta e così la porta da me per la contraccezione!

Ginecologa
Alessandra Tiezzi
Ha un’esperienza consolidata in Ginecologia ed Ostetricia con particolare orientamento alla fisiopatologia della riproduzione.
Dai sedici anni in poi, le ragazze vengono in studio da sole proprio per la contraccezione oppure per problemi legati all’acne, dopo la visita dermatologica; infatti, vengono indirizzate da me per un approfondimento.
È difficile che una ragazza venga soltanto per informarsi su come funziona la contraccezione, vengono perché ne hanno bisogno! Perché hanno già avuto i primi rapporti, utilizzano il profilattico oppure niente, magari l’amica è rimasta incinta, alcune hanno già preso la pillola del giorno dopo diverse volte e quindi finalmente si convincono che è meglio prendere la pillola contraccettiva. Ovviamente se vengono dopo aver avuto rapporti procedo con l’ecografia interna.
Bisogna però sottolineare che su questi aspetti c’è ancora poca informazione e ancora la contraccezione viene stigmatizzata! C’è ancora molto da fare attraverso siti istituzionali, incontri di awareness scolastici o a livello consultoriale.
Infine, le ragazze di 20 anni sono abituate alla visita ginecologica anche non per necessità. Più spesso sono spinte dal bisogno, per la contraccezione o anche per un’infezione vaginale. Molte ragazze arrivano perché hanno perdite, prurito, rapporti dolorosi… ma se si trovano bene, di solito la fanno diventare una consuetudine annuale. Tendenzialmente tornano, c’è molto passaparola tra le ragazze di quell’età, e se una ragazza si è trovata bene con la propria ginecologa la consiglia alle amiche! In ogni caso sarebbe importante ai fini della prevenzione fare dei controlli una volta l’anno.
(Contenuto realizzato con il supporto di Italfarmaco S.p.a.)
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Episodio Cinque – “In fondo all’anima”
Dopo aver rivoltato come un calzino il nostro corpo, nelle sue parti intime e visibili, per indagarne il funzionamento, era inevitabile che arrivasse la psiche a chiedere un po’ di attenzione. Sul divanetto delle Sfacciate, visto il tema sono pronte a sdraiarsi Francesca “Cesca” Tamburini e Alessia Foglia, in rappresentanza di TEEN un po’ YOUNG e delle ADULT per raccontarci di quando cadono nel buco nero e delle strategie usate per risollevarsi. E mentre Noemi per la prossima vita esprime il desiderio di rinascere gallina “che almeno lei non somatizza”, la dottoressa Tiezzi commenta il punto su cui tutte sembrano trovarsi d’accordo: un buon sesso può aiutare a risollevare il morale… L’importante è che sia davvero buono!