Ritrovarci (felici) nel nostro corpo 

Viviamo in un mondo dominato dall’aspetto esteriore. I social, gli smartphone, sempre pronti a immortalarci, aggravano la tirannia dell’immagine. Per fortuna siamo in costante dialogo con il nostro corpo e quindi anche più libere di intervenire come meglio crediamo. Padrone di un corpo rifatto, tatuato, nostro.

di Elena, foreveryoung - Tag: , , , ,

Ritrovarci (felici) nel nostro corpo 

Ci guardiamo. Sempre. Spesso. Forse… troppo? E scrutiamo un corpo dai mille difetti. Poi guardiamo le altre e vediamo vitini da vespa, seni prosperosi e sederi a mongolfiera. Diventa veramente difficile capire se ci guardiamo obiettivamente o se cerchiamo di avvicinarci – come dice Cesca (@francescatamburini) nel secondo episodio di Sfacciate – a un immaginario collettivo introiettato. Perché ormai ci siamo abituate a filtri che piallano la normalità, a standard di bellezza fantascientifici e a donne-unicorno senza peli che si spalmano la crema anticellulite senza averne neanche una minima traccia. In più, se dobbiamo fare i conti con l’occhio più critico sulla faccia della Terra – il nostro – il gioco è fatto.

Sapevi la differenza?

Chirurgia plastica
Corregge, ripara o ricostruisce le funzionalità di parti del corpo danneggiate da un trauma, donando un aspetto estetico armonioso. Un esempio? Attenuare la visibilità di una cicatrice. 

Chirurgia estetica 
Migliora la bellezza estetica: corregge le proporzioni, le asimmetrie o le dimensioni di una certa parte del corpo. La rinoplastica o la mastoplastica rientrano in questa branca. 

Alla fine, tutte noi, prima o poi viviamo qualche tipo di giudizio sul nostro corpo. Che il giudizio sia nostro o degli altri poco importa, ha sempre un peso tale da sfasare la nostra bilancia interiore. A volte però siamo più forti noi: sappiamo impugnare le insicurezze per migliorare, e perché no modificare, quel corpo che proprio no, non ci appartiene. Capiamo col tempo che per alcuni inestetismi, come la cellulite o il monociglio, basta l’abbonamento in palestra o un salto dall’estetista; per altri invece, così limitanti da scavarci nel profondo – tipo sassolini nella scarpa che più nascondiamo, più tutti sembrano notare – serve la bacchetta magica degli specialisti.

NOI, PADRONE DI UN CORPO RIFATTO, TATUATO, NOSTRO

In risposta al detto ‘l’importante è quello che hai dentro’ alziamo gli occhi al cielo. L’involucro che chiamiamo ‘corpo’ vogliamo cambiarlo, modificarlo, tatuarlo, ritoccarlo per farlo ancora più nostro. E per i genitori da casa che si disperano: non ci importa se con gli anni cambieremo idea, dopotutto esiste qualcosa del nostro aspetto esteriore che resta invariato nel tempo? No, mentre esiste ed è reale l’esigenza di appellarci all’ago del tatuatore o al bisturi del chirurgo ogni volta che ci pare e piace e senza doverci sentire giudicate. Per noi, padrone del nostro corpo, fare uso della chirurgia plastica o estetica è un atto di liberazione e autodeterminazione coraggioso, piuttosto che un gesto spropositato e frivolo come pensano in tanti. Tra il nostro corpo e la chirurgia, c’è un mare di scelte più o meno invasive che, se ‘navigate’ nella giusta maniera insieme a uno specialista, possono portarci fiere e vittoriose a ritrovare noi stesse, nel nostro corpo. 

Episodio Due – “Corpo in vista!”
SFACCIATE

Episodio Due – “Corpo in vista!”

Noemi Mariani non poteva trovare argomento più adatto da portare nel salottino della Sfacciate: il suo intervento alle tette, come dice lei. In controtendenza, si è sottoposta a una mastoplastica riduttiva e Valeria Sechi , over 50 con orgoglio, e la timida TEEN Cesca, entrambe “seno non pervenuto”, la seguono accendendo il dibattito sulle parti del nostro corpo che non accettiamo, cioè… tutte. Valeria giura che in menopausa non è più così: sarà vero? 

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